Terra

Terra per bonsai
Poiché il bonsai vive in una limitata quantità di terra è importante utilizzare un composto di qualità ottimale. La terra adatta per un bonsai dovrebbe essere in grado di trattenere acqua e sostanze nutritive, che le radici hanno la funzione di assorbire (ritenzione idrica), ma allo stesso tempo dovrebbe garantire una sufficiente presenza d’aria (ossigeno) per la respirazione delle radici stesse (drenaggio).
In linea generale la terra argillosa o con un consistente contenuto di humus presenta un’alta ritenzione idrica, ma drenaggio scarso, quella sabbiosa ha caratteristiche esattamente opposte. Per ottenere la giusta combinazione delle due proprietà, adatta ad una particolare specie ed a specifiche condizioni di crescita, è possibile crearsi una propria miscela di terre diverse. In commercio si trovano diverse tipologie di terra per bonsai: akadama, kanuma, pomice, sabbia, humus, terriccio universale ecc.
L'akadama, una terra giapponese specifica per bonsai, di aspetto granulare e leggermente acida, presenta nella combinazione ideale ritenzione idrica e drenaggio.
Altri fattori che determinano la scelta della terra sono: la specie, la maturità dell’albero (in particolare lo sviluppo delle radici), le caratteristiche ambientali, la forma del vaso ecc.
Granulometria
La salute dell’albero dipende dalle radici e la salute delle radici dipende dalla terra.
In un vaso questa relazione è ancora più importante, quindi è indispensabile usare una terra adeguata non solo a livello di composizione, ma anche di dimensione. È bene sottolineare che la polvere contenuta nella terra ostacola un buon drenaggio, quindi deve essere eliminata completamente, impiegando il setaccio con la maglia da 1 mm.
La terra si setaccia poi in tre granulometrie:
- grani grossi oltre 4/5 mm;
- grani medi tra 2 e 4/5 mm;
- grani fini meno di 2 mm.

La granulometria da utilizzare nel trapianto si sceglie in base alla specie, alle condizioni di salute dell’albero ed alle condizioni di sviluppo del suo apparato radicale. I grani grossi garantiscono un drenaggio migliore, perciò sono consigliabili per specie che amano i terreni ben drenati e/o che vivono in simbiosi con la micorriza (per esempio i Pini), come pure per alberi il cui apparato radicale si presenta in precarie condizioni di salute. I grani fini garantiscono una migliore ritenzione idrica, pertanto sono preferibili per specie che consumano abbondante acqua, oppure quando è necessario frenare la crescita eccessivamente vigorosa delle radici e dei rami.

I segreti del maestro
Si tenga presente che piante e radici prediligono, per la maggior parte, terre leggermente acide (pH da 5,5 a 6,5).
È sempre preferibile non mescolare diverse granulometrie nello stesso vaso.
Nei vasi profondi la terra drena più rapidamente che nei vasi piatti.