L'aspetto può variare in base alle stagioni
Crataegus cuneata ruby in stile eretto informale
Altezza con vaso: 78 cm
Tronco: 4,5 cm
Vaso: 20 x 25 x H 12 cm
Le varietà che si selezionano per la coltivazione a bonsai vengono scelte prevalentemente per i loro fiori. Tra le specie più diffuse, oltre all'europeo Crataegus monogyna, c’è la giapponese Crataegus cuneata che è molto simile alla monogyna ma, a differenza di quest’ultima, manifesta una fioritura di colore rosso: la sua veste appare particolarmente affascinante quando ricoperta di fiori rossi a petali doppi. Anche il Crataegus oxyacantha, che in maggio porta bellissimi fiori cremisi, riuniti in corimbi, e in autunno si ricopre di piccoli frutti rotondi di colore rosso, è piuttosto utilizzato come bonsai, così come il Crataegus azerolus che, originario dell’Asia minore e dell’Africa settentrionale, è caratterizzato da una fioritura bianca molto profumata. Pur essendo una delle caratteristiche più apprezzate di tale essenza, la fioritura non è un obiettivo semplice da raggiungere, poiché il Crataegus tende a concentrare il suo vigore nei germogli forti e a lasciare seccare i rametti corti, sui quali hanno origine i fiori, causando la diminuzione anno dopo anno del volume della fioritura. In ogni caso, applicando correttamente la potatura e la pinzatura si può facilmente ovviare a questo inconveniente ed apprezzare costantemente la fioritura del proprio bonsai di Crataegus. L’ampia diffusione in arte bonsai è determinata anche dalla sua grande vigoria, da cui ne consegue una crescita molto rapida che favorisce il facile ingrossamento dei rami e della base; presenta, inoltre, foglie di piccole dimensioni che lo rendono molto decorativo anche quando non è fiorito. Essendo una specie versatile, si può modellare in quasi tutti gli stili, eccetto l’eretto formale e quello a scopa, lasciando aperte all’autore moltissime possibilità di formazione.
Il bonsai si presenta spoglio in inverno
La foto è stata scattata a settembre