Sarà sufficiente effettuarlo ogni due o tre anni, all'inizio della primavera. Il momento ideale dipende sia dai fattori climatici, sia dalle caratteristiche proprie di ogni bonsai; comunque, nell'Olivo, l'arrivo della primavera si manifesta in modo evidente per il rigonfiamento dei germogli del ceppo e dell'apice. Se si tratta di un albero raccolto, il primo trapianto è quello che va effettuato con maggiore attenzione poiché, in questa occasione, va eliminata tutta la terra originale. Per quanto riguarda le radici, quelle attorcigliate, grosse e indesiderabili vanno potate, considerando che non è possibile eliminarne più di 1/3; la diminuzione dell’apparato radicale dovrà essere compensata da una conseguente potatura dei rami. Per i trapianti successivi, generalmente, si eliminerà sempre 1/3 del ceppo originale e si collocherà la pianta in un vaso perfettamente pulito e disinfettato, utilizzando ad esempio il prodotto Labiosan della linea Bonsan, come misura preventiva. I vasi più indicati per questa specie sono quelli in grès non smaltati, o smaltati con colori neutri e poco brillanti.
Terra composta da: 100% akadama oppure da 50% di akadama mescolata ad altrettanta sabbia grossolana.