Poiché tende a produrre radici fini in abbondanza, satura facilmente e in breve tempo lo spazio disponibile nel vaso. Per questa ragione è necessario applicare trapianti frequenti, all’incirca una volta ogni due anni, a tarda primavera, ai primi caldi, per evitare le gelate tardive che potrebbero compromettere le tenere foglioline.
Il sistema migliore per trapiantare consiste nell’eliminazione totale della terra vecchia, applicando una buona potatura dell’apparato radicale anche superiore alla norma, se necessario: si tratta di una specie molto robusta che sopporta tranquillamente le potature drastiche. Si tenga presente che durante l’operazione di trapianto è indispensabile tagliare le grosse radici fittonanti, che spesso si formano e lignificano molto rapidamente.
Si raccomanda anche l’uso di vasi capienti al fine di poter aumentare la granulometria del terriccio (akadama), in modo da scongiurare il marciume radicale. Uno fra i composti migliori da utilizzare è formato da: akadama (60%), ghiaia (20%) e humus (20%).