CRESPI BONSAI MUSEUM
Il Crespi Bonsai Museum è famoso in tutto il mondo e raccoglie la più vasta e completa collezione di bonsai al di fuori del Giappone: si tratta di esemplari eccezionali, unici e rari, opere create da quotatissimi maestri del passato e del presente, molte delle quali superano i 100 anni di età. Aperto il 26 maggio 1991, il Crespi Bonsai Museum è stato il primo museo permanente al mondo di bonsai.
Acquista il biglietto per accedere al museo direttamente in loco oppure online.
Crespi Bonsai Museum
S.S. del Sempione,37 Parabiago (Mi) - Italy.
lunedì: 14.30-19.00
martedì - sabato: 9.00-12.30 / 14.30-19.00
domenica: 9.00-12.30
(escluso agosto)
Gratuito per bambini sino a 12 anni e over 70 anni. Su prenotazione è possibile organizzare visite guidate per singoli o gruppi.
- Superficie: 600 mq c.a.
- Materiali: cemento a vista, pietra naturale di Barge, acciaio, vetro.
- Tavoli in ardesia (galleria esterno) - Tavoli in legno (galleria interno)
- Sala dei vasi: racchiude vasi sia cinesi, sia giapponesi
- Epoche: Qing (1644-1735), Tokugawa (1615-1868), Meiji (1868-1912)
- Angolo tokonoma: ricrea la nicchia espositiva della casa tradizionale giapponese



La collezione Crespi Bonsai è composta da circa duecento opere che vengono esposte a rotazione secondo il momento stagionale, poiché ogni specie ha un momento migliore per essere esposta. Questo è l’aspetto più affascinante e sorprendente dell’esposizione permanente di arte viva del Crespi Bonsai Museum, che cambia veste in ogni stagione tingendosi di nuovi colori e che anno dopo anno si perfeziona, grazie alle attente cure di Luigi Crespi e agli interventi di miglioramento del maestro Nobuyuki Kajiwara, responsabile del museo e docente dei corsi triennali dell’Università del Bonsai Crespi. Un posto di rilievo è occupato dalla ricostruzione del "toko-no-ma", l’angolo che nella casa giapponese tradizionale viene adibito all’esposizione di oggetti con alto contenuto spirituale. La raccolta è completata da preziosi mobili tansu e diversi complementi di arredo, fra cui antiche lanterne giapponesi, mentre all’esterno della galleria l’occhio può scivolare tra le pietre del giardino zen creato da Luigi Crespi con materiali originali importati dal Giappone. In continua trasformazione la preziosa collezione del Crespi Bonsai Museum si arricchisce di anno in anno di capolavori di particolare pregio.
Nonostante diventi sempre più difficile acquisire nuovi capolavori secolari, sempre più gelosamente custoditi in Giappone come simbolo della cultura tradizionale.
in questi ultimi anni Luigi Crespi ha avuto l’onore di ricevere da Daizo Iwasaki, noto collezionista e presidente onorario della World Bonsai Friendship Federation, proprietario del giardino bonsai Takasagoan, alcuni esemplari di grandissimo valore: due Pinus pentaphylla (uno famosissimo e collocato in un vaso di eccezionale valore), un Taxus cuspidata e due Juniperus chinensis Itoigawa. Dal 2011 il Crespi Bonsai Museum fa parte del prestigioso circuito dei Grandi Giardini Italiani. Tra gli esemplari più importanti e prestigiosi: il millenario Ficus retusa Linn, arrivato in Italia nel 1986 dopo una trattativa durata dieci anni; il Ginkgo biloba il primo bonsai acquistato da Luigi Crespi, più di cinquant’anni fa e che ha ispirato la straordinaria collezione museale; il Pinus pentaphylla di Miyajima ceduto al Crespi Bonsai Museum da Daizo Iwasaki nel marzo del 2009 in segno di stima e di apprezzamento del lavoro svolto da Luigi Crespi nella diffusione della cultura del bonsai in Italia e in Europa; il Taxus del monte Ishizuchi proveniente dal giardino Takasagoan di Daizo Iwasaki; Sageretia theezans dono del maestro Ng Shing Fat, nel 2012, che ha voluto offrire al Crespi Bonsai Museum sei esemplari penjing d’eccezione.

Il millenario Ficus retusa Linn

Ginkgo biloba

Pinus pentaphylla di Miyajima

Taxus del monte Ishizuchi

Liquidambar formosana
