Genere interessante della famiglia delle Cupressaceae, se ne conoscevano numerosi resti fossili risalenti al Mesozoico e all’Eocene, mentre alla fine del Miocene risultava completamente estinto. Un botanico cinese ritrovò con grande stupore su alcune montagne cinesi una conifera che risultò essere l’unica specie vivente del genere. Era il 1945. Attualmente la Metasequoia è coltivata in molti parchi in tutto il mondo come albero ornamentale. In Italia i primi semi sono stati piantati nel Giardino Botanico Borromeo, sull’isola Madre nel lago Maggiore. Può raggiungere fino a 35 m di altezza, con forma piramidale. Ha corteccia molto scura, che si distacca in strisce. I rami sono opposti, con foglie aghiformi, schiacciate, opposte, con due linee di stomi sulla pagina inferiore, che in autunno assumono sfumature di colore rosso-marrone e poi cadono. La specie è stata introdotta nel panorama bonsai per l’eleganza del fogliame e la bellezza del tronco maturo. Come bonsai si forma generalmente nel portamento eretto, tipico della specie.