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Ficus carica

Il Ficus carica, comunemente detto fico, è un bonsai ornamentale da esterno che produce frutti e si distingue per il tronco robusto, la corteccia grigia dal portamento elegante e le foglie lobate grandi. Essendo originario dell'Asia e coltivato nelle aree Mediterranee, si adatta bene ai climi temperati.

Il Ficus carica va coltivato all’esterno in pieno sole, per garantire una crescita vigorosa e favorire la produzione di frutti. Gradisce climi caldi e asciutti, ma soffre le gelate: in inverno va quindi riparato, specie se coltivato in vaso piccolo. D’estate tollera bene il caldo, anche intenso, ma è bene evitare che il vaso si surriscaldi: l’uso di ombreggianti può aiutare a mantenere le radici fresche.

La regola comune dell’annaffio che indica di bagnare ogni qualvolta il terreno risulta asciutto al tatto, è ideale anche nel caso del Ficus carica, considerando però che nei periodi più caldi e in presenza di forte vento, bisogna intervenire con maggior frequenza. Spesso, infatti, in questi casi il terreno rischia di rimanere completamente asciutto. È bene inoltre tener presente che sia la mancanza, sia l’eccesso d’acqua possono creare gravi scompensi alla pianta.

Il rinvaso va effettuato ogni 2-3 anni, in primavera, appena prima della ripresa vegetativa. Il fico sviluppa un apparato radicale vigoroso, ma ben distribuito, e sopporta bene anche potature radicali decise. Il terreno ideale è ben drenante ma fertile: una miscela di akadama, pomice e un 20-30% di terra pronta è adatta per sostenere la sua crescita rapida e la produzione di frutti. Dopo il rinvaso, evitare il sole diretto per una settimana e riprendere la concimazione solo dopo la ripresa vegetativa.

La potatura strutturale si esegue in fine inverno, mentre la pianta è ancora a riposo. Il fico tollera bene potature anche drastiche, rispondendo con numerosi ricacci. Durante la stagione vegetativa si possono fare potature di mantenimento, eliminando rami che crescono verso l'interno o disordinati. La defogliazione parziale, praticabile in estate, aiuta a ridurre la dimensione delle foglie, migliorando l’estetica complessiva del bonsai. I tagli importanti producono lattice, che può essere tamponato con carta o lavato via con acqua. I tagli maggiori vanno sempre protetti con mastice cicatrizzante.

La pinzatura si effettua durante la stagione vegetativa, da fine primavera a inizio autunno, accorciando i nuovi germogli a 2-3 foglie dopo che ne sono comparse 5-6. Questo stimola una ramificazione più fitta e aiuta a contenere le dimensioni della chioma. Il fico cresce molto rapidamente, quindi richiede pinzature frequenti per mantenere una forma equilibrata. Attenzione: i germogli giovani contengono lattice bianco irritante, quindi è consigliato l’uso di guanti durante il lavoro.

I rami del fico sono flessibili da giovani, ma lignificano rapidamente, diventando fragili. È possibile filarli in primavera o inizio estate, ma il metodo più efficace per modellarlo è spesso la potatura mirata piuttosto che la filatura intensiva. Per le pieghe più importanti, meglio intervenire su legno giovane o con tiranti, evitando rotture. La corteccia del fico può marcarsi facilmente, quindi serve delicatezza.

Essendo una pianta vigorosa e a crescita rapida, il fico bonsai necessita di concimazioni regolari da primavera ad autunno. In primavera si usa un concime ricco in azoto per stimolare la crescita; in autunno si preferisce una formula più ricca in potassio e fosforo, utile per fruttificazione e maturazione dei tessuti. Si può usare concime organico solido ogni 4-6 settimane, oppure liquido ogni 10-15 giorni. In inverno si sospende la concimazione. Per favorire la fruttificazione, è utile non eccedere con l’azoto.

Il Ficus carica è una specie resistente e poco soggetta a malattie, ma può soffrire in condizioni di eccessiva umidità o ventilazione scarsa. I principali problemi sono afidi, cocciniglia e marciumi radicali. In estate, il fogliame può presentare macchie brune causate da funghi o stress idrico. I trattamenti preventivi con sapone molle e olio di neem sono spesso sufficienti. In autunno, la pianta entra in riposo e perde naturalmente le foglie, che ricompariranno in primavera. Se ben curato, il fico bonsai può anche produrre frutti commestibili in vaso, regalando grande soddisfazione visiva e sensoriale.

Consigli su:
Collocazione

Il Ficus carica va coltivato all’esterno in pieno sole, per garantire una crescita vigorosa e favorire la produzione di frutti. Gradisce climi caldi e asciutti, ma soffre le gelate: in inverno va quindi riparato, specie se coltivato in vaso piccolo. D’estate tollera bene il caldo, anche intenso, ma è bene evitare che il vaso si surriscaldi: l’uso di ombreggianti può aiutare a mantenere le radici fresche.

Annaffiatura

La regola comune dell’annaffio che indica di bagnare ogni qualvolta il terreno risulta asciutto al tatto, è ideale anche nel caso del Ficus carica, considerando però che nei periodi più caldi e in presenza di forte vento, bisogna intervenire con maggior frequenza. Spesso, infatti, in questi casi il terreno rischia di rimanere completamente asciutto. È bene inoltre tener presente che sia la mancanza, sia l’eccesso d’acqua possono creare gravi scompensi alla pianta.

Rinvaso

Il rinvaso va effettuato ogni 2-3 anni, in primavera, appena prima della ripresa vegetativa. Il fico sviluppa un apparato radicale vigoroso, ma ben distribuito, e sopporta bene anche potature radicali decise. Il terreno ideale è ben drenante ma fertile: una miscela di akadama, pomice e un 20-30% di terra pronta è adatta per sostenere la sua crescita rapida e la produzione di frutti. Dopo il rinvaso, evitare il sole diretto per una settimana e riprendere la concimazione solo dopo la ripresa vegetativa.

Potatura

La potatura strutturale si esegue in fine inverno, mentre la pianta è ancora a riposo. Il fico tollera bene potature anche drastiche, rispondendo con numerosi ricacci. Durante la stagione vegetativa si possono fare potature di mantenimento, eliminando rami che crescono verso l'interno o disordinati. La defogliazione parziale, praticabile in estate, aiuta a ridurre la dimensione delle foglie, migliorando l’estetica complessiva del bonsai. I tagli importanti producono lattice, che può essere tamponato con carta o lavato via con acqua. I tagli maggiori vanno sempre protetti con mastice cicatrizzante.

Pinzatura

La pinzatura si effettua durante la stagione vegetativa, da fine primavera a inizio autunno, accorciando i nuovi germogli a 2-3 foglie dopo che ne sono comparse 5-6. Questo stimola una ramificazione più fitta e aiuta a contenere le dimensioni della chioma. Il fico cresce molto rapidamente, quindi richiede pinzature frequenti per mantenere una forma equilibrata. Attenzione: i germogli giovani contengono lattice bianco irritante, quindi è consigliato l’uso di guanti durante il lavoro.

Avvolgimento

I rami del fico sono flessibili da giovani, ma lignificano rapidamente, diventando fragili. È possibile filarli in primavera o inizio estate, ma il metodo più efficace per modellarlo è spesso la potatura mirata piuttosto che la filatura intensiva. Per le pieghe più importanti, meglio intervenire su legno giovane o con tiranti, evitando rotture. La corteccia del fico può marcarsi facilmente, quindi serve delicatezza.

Concimazione

Essendo una pianta vigorosa e a crescita rapida, il fico bonsai necessita di concimazioni regolari da primavera ad autunno. In primavera si usa un concime ricco in azoto per stimolare la crescita; in autunno si preferisce una formula più ricca in potassio e fosforo, utile per fruttificazione e maturazione dei tessuti. Si può usare concime organico solido ogni 4-6 settimane, oppure liquido ogni 10-15 giorni. In inverno si sospende la concimazione. Per favorire la fruttificazione, è utile non eccedere con l’azoto.

Cure

Il Ficus carica è una specie resistente e poco soggetta a malattie, ma può soffrire in condizioni di eccessiva umidità o ventilazione scarsa. I principali problemi sono afidi, cocciniglia e marciumi radicali. In estate, il fogliame può presentare macchie brune causate da funghi o stress idrico. I trattamenti preventivi con sapone molle e olio di neem sono spesso sufficienti. In autunno, la pianta entra in riposo e perde naturalmente le foglie, che ricompariranno in primavera. Se ben curato, il fico bonsai può anche produrre frutti commestibili in vaso, regalando grande soddisfazione visiva e sensoriale.

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