La collocazione ideale è all'aperto in pieno sole, in posizione ben ventilata, durante tutto l’anno, ad esclusione dei mesi più caldi dov’è indispensabile ripararlo a mezz’ombra. Poiché sopporta bene il clima freddo, anche in inverno non serve adottare particolari cautele: solamente nell’eventualità di gelate prolungate è opportuno collocarlo in un luogo riparato.
La regola comune dell’annaffio che indica di bagnare ogni qualvolta il terreno risulta asciutto al tatto, è ideale anche nel caso del Crataegus, considerando però che nei periodi più caldi e in presenza di forte vento, bisogna intervenire con maggior frequenza. Spesso, infatti, in questi casi il terreno rischia di rimanere completamente asciutto. È bene inoltre tener presente che sia la mancanza, sia l’eccesso d’acqua possono creare gravi scompensi alla pianta.
Il trapianto si effettua da febbraio a marzo ogni due-tre anni. Sempre in considerazione della sua rapida crescita e conseguentemente dell’apparato radicale, è possibile che sia necessario intervenire con maggiore frequenza, in alcuni casi anche tutti gli anni. Il composto più adatto a questa specie è costituito da: akadama 75% e terra pronta 25%.
La potatura si effettua in inverno, nel periodo di riposo vegetativo. È indispensabile intervenire tutti gli anni sui rami lunghi, mantenendo invece quelli corti sui quali si manifesterà la fioritura dell’anno successivo. Nei Crataegus solo alcuni germogli presenti alle estremità si sviluppano con vigore. Per ridurre la forza di questi germogli, occorre potarli quando sono giunti a circa metà del loro sviluppo, altrimenti i rami perdono conicità ed eleganza. Questa pianta risponde bene anche alla potatura drastica, vegetando abbondantemente persino dal tronco, per questo motivo la formazione della ramificazione non costituisce un problema. Dopo la fioritura, si rimuovono i fiori appassiti e si accorciano i rami a circa uno o due nodi. Una delle caratteristiche di questa specie è quella di formare numerosi polloni alla base del tronco, che vanno eliminati con cura e al più presto, prima che si sviluppino eccessivamente.
La pinzatura si effettua in primavera, sfoltendo le nuove crescite in modo da favorire la formazione dei rami a due a due; i germogli forti vanno cimati allo scopo di dirigerne il vigore verso quelli deboli. Se si intende far fiorire la pianta, è bene non pinzare fino a dopo la fioritura poiché i fiori nascono sulla cima dei nuovi rami. Pinzando a partire dalla fine di luglio si ottengono unicamente gemme da foglia.
Pur considerando che è sempre meglio intervenire con la potatura ai fini della formazione, è comunque possibile frenare la crescita dei germogli troppo vigorosi attraverso l’utilizzo del filo, avvolgendoli verso il basso. Il periodo migliore per applicarlo è tra maggio e giugno, momento in cui si riesce a contenere l’eccessivo sviluppo dei rami. A causa dell’eccessiva velocità di crescita, è importante osservare costantemente le parti avvolte, in modo da poter rimuovere il filo con tempismo nel caso in cui inizi ad incidere la corteccia.
Alla fine della fioritura, dopo la potatura, somministrare Concime Stimolante Bonsan unito a Concime Organico Liquido Bonsan per 3 volte ad intervalli di 8-10 giorni. Tale concimazione può essere sostituita da una somministrazione di Concime Stimolante Bonsan più Bonsan Concime Solido Organico Hanagokoro per 2 volte ogni 15-20 giorni. Negli altri periodi utilizzare il Concime Organico Liquido Bonsan ogni 15 giorni fino ad ottobre, oppure Bonsan Concime Solido Organico Hanagokoro ogni 15-25 giorni, escludendo il periodo di luglio e agosto. Due volte all'anno (in autunno e a fine inverno) somministrare Bonsan Concime Solido Organico Hanagokoro; 3-4 volte all'anno è opportuno intervenire anche con la Soluzione Curativa Minerale Bonsan. Per stimolare la radicazione, utilizzare Concime Fluido Organico Minerale con vitamine B Bonsan al posto del Concime Liquido Organico Bonsan.
Non è particolarmente sensibile a nessuna malattia o agente patogeno, inoltre risponde molto bene ai trattamenti antiparassitari che dovessero rendersi necessari in caso di attacco di afidi, cocciniglie, bruchi, oidio, ruggine e necrosi batterica che possono minacciare questa specie. A scopo preventivo, in inverno, quando l’albero è spoglio, è consigliabile applicare liquido jin diluito in acqua (1:20) al fine di combattere eventuali formazioni di uova d’insetti.