Il bonsai di Corylopsis va coltivato esclusivamente all’esterno, preferibilmente in una posizione luminosa ma non in pieno sole diretto, soprattutto nelle ore più calde. Si adatta bene alla mezz’ombra, purché riceva almeno 3-4 ore di luce diretta al giorno. Essendo una pianta di origine montana e boschiva, ama gli ambienti freschi e umidi, e soffre le esposizioni troppo secche o ventose. In estate va protetta dal sole forte, mentre in inverno può sopportare il freddo, purché il vaso sia riparato dalle gelate intense o dal gelo prolungato, che possono compromettere i boccioli fiorali già formati.
La regola comune dell’annaffio che indica di bagnare ogni qualvolta il terreno risulta asciutto al tatto, è ideale anche nel caso del Corylopsis, considerando però che nei periodi più caldi e in presenza di forte vento, bisogna intervenire con maggior frequenza. Spesso, infatti, in questi casi il terreno rischia di rimanere completamente asciutto. È bene inoltre tener presente che sia la mancanza, sia l’eccesso d’acqua possono creare gravi scompensi alla pianta. Più precisamente la mancanza d’acqua provoca l’afflosciamento delle foglie ed una crescita stentata; l’eccesso causa invece un annerimento delle foglie nella parte apicale.
Il rinvaso del Corylopsis bonsai va effettuato ogni 2-3 anni, preferibilmente in primavera, subito dopo la fioritura. Il suo apparato radicale è fine e superficiale, quindi è importante non effettuare potature radicali troppo drastiche. Si consiglia di rimuovere un terzo delle radici e rinnovare il substrato, che deve essere leggermente acido. Dopo il rinvaso, la pianta va tenuta per qualche giorno in zona protetta e semiombreggiata per facilitare la ripresa.
La potatura principale si effettua in primavera, subito dopo la fioritura. Si possono accorciare i rami che hanno fiorito, stimolando la pianta a produrre nuova vegetazione utile per l’anno successivo. È importante evitare potature troppo drastiche, soprattutto su legno vecchio, da cui la Corylopsis non sempre ricaccia bene. Durante l’estate si può intervenire con piccole potature di mantenimento, ma bisogna prestare attenzione a non rimuovere i giovani germogli fioriferi, che iniziano a formarsi in autunno. I tagli più grandi vanno protetti con mastice cicatrizzante per prevenire malattie o secchezza.
La pinzatura si effettua durante la stagione vegetativa, ovvero da fine primavera a inizio estate, quando i nuovi germogli si allungano e iniziano a emettere foglie. Si interviene accorciando i germogli troppo vigorosi a 2-3 foglie, per contenere la crescita e stimolare la ramificazione laterale. La pinzatura va fatta con regolarità, ma evitando di eliminare i germogli in fase di differenziazione dei boccioli, che iniziano a formarsi già in autunno.
La filatura della Corylopsis è possibile, ma va effettuata solo su rami giovani e flessibili, poiché con l’età diventano fragili e difficili da modellare. Il periodo ideale per applicare il filo è l’inizio della primavera, subito dopo la fioritura, quando la crescita è attiva ma i rami non sono ancora troppo lignificati. Il filo va applicato con delicatezza per evitare danni alla sottile corteccia. Per modifiche più importanti alla struttura, è consigliabile usare tiranti o intervenire gradualmente con potature mirate.
La concimazione del Corylopsis deve essere moderata e regolare. Si inizia dopo la fioritura, con un fertilizzante bilanciato o leggermente più ricco in potassio. In estate è bene sospendere la fertilizzazione e ridurla gradualmente in autunno, per non interferire con la formazione dei boccioli e favorire la lignificazione. Evitare fertilizzanti troppo azotati, che stimolerebbero una crescita eccessiva del fogliame a discapito della fioritura. Una concimazione equilibrata favorisce anche il colore autunnale intenso delle foglie.
Il Corylopsis è generalmente resistente, ma può essere sensibile a colpi di calore, vento secco e carenze idriche. È importante mantenere un buon equilibrio tra luce, acqua e umidità ambientale. Tra i parassiti, può occasionalmente essere attaccata da afidi o ragnetto rosso, soprattutto in periodi caldi e secchi. Una buona circolazione d’aria e la pulizia regolare delle foglie aiutano a prevenire problemi. I boccioli, molto delicati, vanno protetti da gelate tardive e dagli sbalzi termici.