Il Carpino ha la tendenza a perdere rami in inverno, quindi la potatura dovrà essere effettuata all’inizio della primavera. Un modo per evitare, o quanto meno per ridurre, questa tendenza è quello di mantenere la silhouette dei rami molto delineata, affinché aria e luce possano raggiungere tutte le parti dell’albero. Per ridefinire la silhouette, si tagliano i nuovi germogli a 2 o 3 nodi. Quando si pota è consigliabile lasciar crescere i germogli e solo successivamente accorciarli in modo considerevole, altrimenti si rischiano ritiri di linfa nel periodo invernale. Un’altra forma di potatura, che riguarda le ramificazioni con crescita moderata, è l’eliminazione dell’ultimo germoglio, che generalmente si presenta molto grande se confrontato con il resto: tagliandolo in primavera, il ramo apparirà più proporzionato. Poiché l’apice del Carpino è piuttosto vigoroso, occorre potarlo più aggressivamente rispetto alle altre zone, in modo da garantire una migliore distribuzione dell’energia nella pianta. In questo senso è fondamentale che all’apice non vi siano rami troppo forti rispetto allo spessore del tronco e alla dimensione dei rami principali.